Nonostante il terremoto che ha colpito la politica italiana nelle ultime settimane, e il conseguente insediamento di un nuovo governo, la legge finanziaria per l’anno 2017 è stata approvata come da programma, senza intoppi.
Ciò significa che è stata messa al sicuro la possibilità, per i cittadini italiani, di usufruire delle stesse detrazioni fiscali in vigore per tutto il 2016 (50% di bonus IRPEF sulle ristrutturazioni edilizie e 65% sugli interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici residenziali) anche nel 2017, fino alla data del 31 dicembre.
Per quanto riguarda gli sgravi IRPEF del 50%, una categoria di applicazione è quella che riguarda gli impianti elevatori per le persone. Si avrà infatti la possibilità di portare in detrazione due diversi lavori che riguardano ascensori, piattaforme elevatrici, montascale e, in generale, le tecnologie che favoriscono la mobilità verticale:
- Realizzazione ex novo di impianti elevatori: tutte le spese sono detraibili, progettazione e manodopera incluse;
- Ammodernamento e ristrutturazione di impianti elevatori: anche le migliorie riguardanti le funzionalità e l’estetica di ascensori e similari già esistenti beneficiano degli sgravi IRPEF.
Il tetto massimo di spesa è pari a 96.000 euro; in caso di superamento, sulla quota residua verrà applicata l’aliquota di detrazione ordinaria del 36%. Nulla di diverso rispetto a quanto già in vigore nel 2016, ma l’anno prossimo riserva una novità importante che riguarda i condomini.
È stato infatti deciso che anche gli stabili con più unità abitative potranno beneficiare delle detrazioni, con una finestra temporale della durata di cinque anni: ciò significa che il termine massimo per l’applicazione degli sgravi fiscali ai condomini slitta dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2021.
Con questa novità il legislatore ha finalmente cercato di rimediare a un problema piuttosto serio e diffuso che sinora ha precluso a molti condomini di beneficare appieno delle detrazioni: le tempistiche necessarie per far approvare e portare avanti i lavori, che spesso sono molto lunghe a causa di questioni organizzative e delle difficoltà di trovare una conciliazione tra i vari condomini. L’installazione o l’ammodernamento di un ascensore sicuramente rientra in questa complessa casistica, e la volontà di estendere a cinque anni le possibilità di sgravio si auspica porrà rimedio al problema.
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